Message in the bottle

Una finestra per me

Ricordo che quando vivevo a Roma e mi affacciavo alla finestra, tra qualche albero e molti palazzi, riuscivo a vedere solo uno spicchio di cielo, dalla forma un po’ strana. Allora mi dicevo che mi sarebbe piaciuto avere una finestra da cui poter vedere se non tutto, almeno una bella parte di cielo, e poi le nuvole, gli alberi e magari anche il mare… un sogno.

Mi ripetevo che se avessi avuto una finestra così, una finestra per me, sotto la quale sistemare la mia postazione da aspirante scrittrice, allora sì che avrei trovato l’ispirazione e la mia creatività avrebbe preso il volo, intrecciandosi tra le nuvole che passano davanti agli occhi, al colore del cielo che cambia ad ogni ora del giorno, ai riflessi del tramonto sul mare, laggiù…

Non ci ho pensato realmente fino ad ora che me ne sto a fissare questo schermo vuoto (la famosa e temuta pagina bianca) indecisa se lasciare perdere o insistere ancora alla ricerca dell’ispirazione che non vuole arrivare. Allora ho sollevato lo sguardo dal monitor e ho guardato attraverso questa finestra: cielo azzurro, qualche nuvola e, incredibile, vedo perfino i gabbiani volare come in un dipinto marino e solo adesso, stupidamente, mi rendo conto che sono fortunata perché ho proprio quello che avevo desiderato.

Eppure l’ispirazione non c’è. Ma forse è normale perché quella in fondo non può dipendere da questa finestra, ma solo da me, da quello che provo e dalla mia motivazione. E allora? Allora non fa niente, perché anche senza ispirazione è bello avere questa finestra e ammetto che spesso della mia casa (vita) dico solo le cose che non mi piacciono, che non ho o che ho lasciato.

Quindi, oggi, grazie vita per questa finestra e la parte di cielo che mi regali ogni giorno.

Mia

Foto di StockSnap da Pixabay

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