
I miei anni
Mi porto dietro i miei trentacinque anni e non è tutto… Ne porto addosso venti e non bastano. Ne porto dentro cinquanta e sono troppi.
Vorrei averne venti, dimenticare i cinquanta e saper aspettare i quaranta. Ascolto dire che l’età è solo un numero, con la stessa espressione con cui sento anche dire che i soldi non fanno la felicità.
I miei trentacinque anni restano lì da impersonare e da dire e da dimostrare. I vent’anni sono come una foto che mi è rimasta incollata sulla pelle e che stupiscono e che imbrogliano. I cinquant’anni sono gli unici che non si vedono e che con facilità si possono nascondere e che bruciano.
Ascolto dire che è l’età interiore quella vera e che tutto il resto non conta. Allora penso che qualcuno si sia divertito a farmi uno scherzo per mettermi in crisi o solo per mettermi alla prova e solo tu mi credi.
Mi credi perché mi hai conosciuta a vent’anni ed erano anni unici, fuori, dentro e sulla carta. Poi qualcosa è cambiato, non so di preciso in quale giorno di quegli anni che sono volati via. Si è stravolta la normalità, la logica e l’equilibrio, ma non conta che tipo di freccia è stata scoccata e da chi e perché e che giro ha fatto, ma solo come ha colpito e come ha ferito.
Nel cammino che mi ha portato ai miei trentacinque anni non c’è stato nessun chi o nessun cosa che ha scagliato quella freccia. Non ci sono stati passioni travolgenti, tradimenti, strazianti sofferenze o anche gioie leggere. E forse è questa la sola freccia che mi ha colpito e che mi ha fatto andare avanti negli anni, immobile nell’aspetto, come se fossi ancora in attesa di quello che non è venuto, che a vent’anni aspettavo e sognavo e fantasticavo e che giunta a trentacinque anni non ha mai bussato alla mia porta, facendomi correre verso i cinquanta.
Sono passati così quegli anni, sono passati senza nulla da ricordare, impalpabili e facilmente dimenticabili e ne è rimasta sola la delusione.
Colei che i tuoi occhi vedono è rimasta alla primavera, quella con cui cammini si sta avviando all’autunno, l’altra è già arrivata all’inverno… e l’estate non è arrivata mai.
Foto di Kleiton Santos da Pixabay







La mia prospettiva seducente

In famiglia
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